Sono state circa 280’000 le tonnellate vendute nell’anno 2017. Oltre il 70% è di produzione svizzera
ZURIGO – Nel 2017 le stufe a pellet hanno goduto di grande popolarità in Svizzera: rispetto all’anno precedente ne sono state vendute circa il 16% in più, indica l’associazione di categoria proPellets.ch. Sono state circa 280’000 le tonnellate di pellet vendute nell’anno in rassegna, ovvero l’8% in più su base annua.
Oltre il 70% è di produzione svizzera, si rallegra l’associazione in una nota odierna. L’anno scorso i fabbricanti elvetici ne hanno prodotto il 15% in più.
L’impiego delle 280’000 tonnellate di pellet ha sostituito 135 milioni di litri di olio combustibile, evitando l’emissione di 370’000 tonnellate di CO2, precisa proPellets.ch.
Convertito in un’economia domestica che necessita annualmente di 30’000 kWh di energia per il riscaldamento (ovvero 3’000 litri di olio combustibile o 6 tonnellate di pellet), significa un risparmio di 8,25 tonnellate di CO2. “Il pellet dà quindi un prezioso contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera”, si felicita l’associazione.
I pellet sono dei bastoncini di forma cilindrica che vengono ricavati pressando i resti di legno delle grandi industrie di legname. Durante il processo di pressatura la densità del legno aumenta, di conseguenza cresce pure la densità energetica. La produzione di pellet valorizza scarti di legno e li rende disponibili sul mercato del riscaldamento in un pratico formato, ricorda proPellets.ch sul suo sito internet.